L’aerobica sta
morendo? Accade di notare che sempre
più palestre tolgono dai loro palinsesti
le lezioni di aerobica, calano i proseliti
della mitica disciplina, nata per allenare
gli astronauti, e nuove concorrenti appaiono
sul mercato a rimpiazzarla.
Questo potrebbe rientrare nella normale
evoluzione del fitness, ma non possiamo
dirlo, perchè la nostra vecchia aerobica
non è stata tecnicamente “surclassata”
da altre discipline. Come interpretare
allora la cosa?
L’aerobica è nata come ginnastica a
suon di musica, in cui siamo invitati
a compiere, a ritmo, una serie di esercizi.
Questa formula, poi copiata dallo step
e da tutte le altre discipline derivate,
ha avuto grande successo, grazie alla
forte motivazione, che riesce a infondere
in chi la pratica e all’ottimizzazione
dei piccoli spazi della palestra.
Questa disciplina ha subito negli anni
un’evoluzione, dalle prima sedute,
fatte di semplici esercizi proposti dal
fisiologo Cooper, siamo progressivamente
passati alla creazione di strutture coreografiche
complesse. Assistiamo nelle palestre non
più a delle lezioni, ma a dei veri e propri
balletti ricchi di movimenti, che richiedono
notevoli capacità coordinative.
Il malcapitato principiante, che si trova
per la prima volta in una classe di aerobica,
è disorientato, non riesce a sostenere
il ritmo, a coordinarsi con gli altri,
e prova la sgradevole sensazioni di essere
Fantozzi in mezzo ai ballerini della Scala.
Il risultato? L’abbandono dell’attività,
“per demoralizzazione”, alla prima lezione.
In questi casi, purtroppo frequenti, l’insegnante
ha dimenticato la didattica per i principianti,
molto forte nell’aerobica delle origini,
per pensare solo a non fare annoiare gli
allievi più tecnicamente avanzati.
L’aerobica, come il fitness, nasce come
attività motoria volta alla ricerca
del benessere ed al miglioramento della
qualità di vita, e non al risultato agonistico.
Questa è sempre stata la chiave del suo
successo e tornare a questa visione originaria,
potrebbe essere il vero salvagente dell’aerobica
e di altre discipline del fitness.
Non diamoci per vinti dunque, e pretendiamo
un ritorno ad una ginnastica, solo per
il benessere, a suon di musica ed a misura
d’uomo.
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