Voglia e bisogno
di dimagrire sono uno stress sempre più
ricorrente e le ragioni sono evidenti: troppi
dati supportano ormai l’idea che siamo a
rischio di obesità.
Un po’ di numeri Da uno studio condotto dall’OMS
( Organizzazione Mondiale della Salute
) apprendiamo che:
- 1 italiano su 2 è al di sopra del
suo peso ideale
- 1 su 10 è obeso
- Il 90-95 per cento di chi si mette
a dieta non riesce a perdere peso definitivamente
Ciascuno di noi "ingurgita"
ogni giorno circa un chilo e mezzo di
cibo, più di mezza tonnellata all’anno,
e passiamo mangiando circa 15 anni della
vita.
In questa situazione a nessuno è concesso
abbassare la guardia: lo sapevate che
possono bastare 200 calorie in più al
giorno, pari ad una fetta di crostata,
per acquistare 8 chili in più in un anno?
Quando leggiamo questi dati spesso ci
spaventiamo e, giurando a noi stessi di
cambiare vita, corriamo drasticamente
ai ripari. Spesso ci sottoponiamo a diete
al limite del masochismo, ma, a dispetto
della nostra sofferenza, non sempre funzionano.
Perchè?
Contro le diete rigide
Le cosiddette diete rigide ,quelle che
ci prescrivono sadicamente di rimanere
al di sotto delle 1200 calorie al giorno,
non funzionano.
Il nostro organismo dinanzi all’effetto
“carestia”, mette in atto una serie di
difese metaboliche ed ormonali, per proteggere
il suo patrimonio energetico.
Riduzione del metabolismo corporeo
Per bruciare più lentamente le calorie
a disposizione, si innestano reazioni
di pigrizia, sonnolenza e scarsa volontà
di fare, che ci trasformano in veri nati
stanchi!
Limitazione del consumo di glicogeno
disponibile nel fegato e nei muscoli (cosa
che ci rende molto più irritabili!)
Aumento dell’efficacia dell’apparato
digestivo
Utilizziamo ogni caloria disponibile nel
nostro corpo, condannandoci a una perenne
stitichezza.
Sensibilizzazione di tutti gli organi
sensori (occhi, naso, bocca) per stimolare
un forte appetito. E’ una cosa che non
da pace! A metà mattina “fiutiamo” l’odore
del cornetto alla crema, che sta mangiando
il nostro collega a due uffici di distanza
dal nostro!
Diete molto rigide quindi, oltre a essere
molto stressanti, possono causarci malesseri
da iponutrizione, per mancato apporto
di macro e micro nutrienti e carenza di
minerali e vitamine.
Contro gli scioperi della fame
Se poi, esasperati dall’inutilità di una
dieta sbagliata, decidiamo di provare
a saltare i pasti, la situazione non può
che peggiorare.
Il nostro corpo scambia la mancanza di
calorie come una situazione di carenza
alimentare (effetto carestia) e
tende a cannibalizzare il tessuto muscolare,
cercando di preservare il grasso.
Questo può avere effetti del tipo:
- “smontaggio” dei muscoli
- trasformazione delle loro proteine
in grasso
- risparmio dei grassi nel lavoro muscolare
aerobico (neanche il nostro sano jogging
riuscirà più a farci perdere i chili)
Se ci prende dunque la sindrome di dimagrire
a tutti i costi, meglio non ricorrere
a soluzioni drastiche.
Ricordiamo di non privarci totalmente
dei grassi, ma di iniziare a distinguere
i grassi saturi dagli insaturi; a questo
proposito potreste rileggere il nostro
articolo In
forma con gusto.
Accompagniamo sempre la dieta con attività
fisica, consultiamo uno specialista ed
imponiamoci un ritmo di dimagrimento
blando, se non vogliamo innescare
un meccanismo, che ci farà perdere peso
consumando solo la nostra massa muscolare.
|