La naturale eleganza del NERO
Riscaldato, sfamato, coccolato e vezzeggiato il gatto domestico ne ha fatta di strada dalle origini a oggi. Eppure la sostanza del suo essere, i movimenti felpati, la potenza nel salto, l’elasticità negli atterraggi sono rimasti quasi gli stessi. Basta guardare le riprese in super slow motion – con una specialissima videocamera Phantom, a 2500 fotogrammi al secondo – del gatto messo a confronto con una pantera nera per rendersene conto.
CURIOSITA’ SULLA PANTERA NERA
Pantera nera è il nome comune con cui vengono indicati gli esemplari neri di alcune specie di felidi affetti da melanismo, un eccesso di pigmentazione che rende molto scuro o addirittura nero il colore di pelle, peli o piume che normalmente non lo sono.
Questo fenomeno, che interessa mammiferi, rettili, uccelli, anfibi e insetti, è spesso il risultato di mutazioni genetiche che possono essere spontanee o dipendere da agenti esterni come la temperatura o l’inquinamento.
L’animale nero più affascinante è sicuramente la Pantera. È da sempre temuta e ammirata, ma di preciso che animale è la pantera? In realtà, con il termine “pantera” non si indica una sola specie bensì 5.

Dal punto di vista scientifico, infatti, fanno parte del genere Panthera il leopardo (Panthera pardus), il giaguaro (Panthera onca), il leone (Panthera leo), la tigre (Panthera tigris) e il leopardo delle nevi (Panthera uncia).

Nel parlare comune, tuttavia, vengono identificati come “pantere nere” tutti i felidi che possiedono la particolarità di un manto di colore nero o fortemente maculato, affetti cioè da melanismo: sono proprio le pantere, infatti, l’animale melanico per eccellenza.
La versione melanica del leopardo – dovuta alla mutazione di un gene recessivo – e del giaguaro – dovuta invece alla mutazione di un gene dominante – sono le più comuni e si possono incontrare rispettivamente nel Sudest asiatico e nell’America Latina. Osservando il loro mantello in controluce, come quello del leopardo della foto, è possibile distinguere le caratteristiche macchie ocellate più scure rispetto al nero di fondo.
Si hanno frammentarie notizie di avvistamenti anche di puma, leoni e tigri di colore nero, ma sono davvero rarissimi.
(fonte: Focus.it)
CURIOSITA’ SUL GATTO NERO
Per i piccoli felini però non è solo una questione di decoro, secondo l’associazione ogni anno 60 mila gatti neri vengono uccisi a causa di una sciocca credenza. La diceria che il gatto nero porti sfortuna ha origine nel Medioevo quando i gatti in genere erano considerati i diabolici compagni delle streghe, per la loro abitudine a uscire di notte. Quelli di colore nero inoltre, non molto visibili nell’oscurità, facevano imbizzarrire i cavalli e i cavalieri cadevano di sella. Da qui l’idea che portino sfortuna quando ci attraversano la strada. In realtà gli unici a rischiare sono i mici, che facilmente possono finire sotto le ruote di qualche automobilista poco attento.