I 50 MIGLIORI RISTORANTI STRANIERI DI MILANO
- di Roberto Angelino
I 50 migliori indirizzi per girare il mondo
restando a Milano e per assaggiare le più tipiche golosità etniche
di 22 Paesi: Argentina, Belgio, Brasile, Cina, Corea, Eritrea, Francia,
Germania, Giappone, Grecia, India, Libano, Mali, Marocco, Messico,
Perù, Russia, Spagna, Sri Lanka, Svezia, Thailandia, Venezuela.
I prezzi sono indicativi e non comprendono le bevande.
ARGENTINA
Il Don Juan di via Altaguardia.
- DON
JUAN
Via Altaguardia 2, tel. 02-58.43.08.05
Aperto 15 anni fa a Porta Romana, all’angolo
con viale Sabotino, ha 4 sale arredate con gusto (con gli strumenti
di lavoro dei gauchos, i vassoi di legno delle fattorie
delle Pampas, i tamburi a griglia e i ponchos della
città di Salta). In cucina, ovviamente, spadroneggia la carne,
sudamericana e di qualità. Di maiale e di pollo ma soprattutto
di angus succosa e ben cotta, con lomo, bife
de chorizo e churrasco (cioè filetto, controfiletto
ed entrecôte) e asado de tira (costine) preparati alla
brace, su un’enorme griglia a vista. Per i “carnivori” più esigenti
c’è la degustacion Don Juan (misto di 3 tagli pregiati)
o il lomo intero (filetto intero per 4 persone). A
sorpresa, anche piatti vegetariani. All’entrata sangria
offerta per ingannare i tempi d’attesa. Prezzo: 40/45 €. Chiuso
sabato e domenica a pranzo
- EL
PASO DE LOS TOROS
Via Lazzaro Palazzi 7, tel. 02-20.49.870
Nel 1992 è stato il primo locale argentino
aperto a Milano, in una traversa di corso Buenos Aires. Gestito
dal 2007 dalla famiglia Pascale, è il paradiso
della carne, che arriva ogni giorno da allevamenti argentini
di prima qualità. Tra gli antipasti della casa: le empanadas
di pollo o manzo (5 €) e la gran picada El Paso (misto
di salumi, formaggi e stuzzichini, per 2 persone, 20 €). Specialità
grigliate, tutte con carne di angus: parrillada
El Paso (misto di scamone, entrecôte, controfiletto e costoletta;
per 2 persone, 58 €), lomito (250 g di filetto, 26
€), vacio (300 g di controfiletto, 22 €), churrasco
(500 g di costata di manzo, 23 €), asado texano (500
g di costoletta, 20 €). Ma anche 6 tipi di insalata (5/7 €)
e proposte vegetariane. A pranzo 12 € per 150 g di tagliata
di angus con rucola e grana. Prezzo: 35/40 €. Chiuso
sabato e domenica a pranzo
BELGIO
Il Le vent du nord, di via Sannio (da
thegoodlife42)
- LE
VENT DU NORD
Via Sannio 18, tel. 02-55.18.90.27
Dietro piazzale Lodi, brasserie arredata come
l’interno di un faro, con 75 coperti e il cui nome s’ispira
ai versi di una canzone di Jacques Brel, Mon
père disait. La cucina è aperta sino alle 2 di notte e
ruota attorno a birra (bevuta o utilizzata nelle ricette), patate
e cozze (in 5 versioni: alla marinara, con aglio e olio, alla
panna, alla provenzale e, ovviamente, alla birra, sempre a 13,60
€). Da segnalare poi lo chicon au gratin (involtino
di indivia fasciato con prosciutto e cotto al forno, 5,80 €)
e 3 piatti serviti col tradizionale stoemp, crema di
patate insaporita da verdure di stagione: carbonnade à la
flamande (manzo stufato con la birra, 12,80 €), blanquette
à la blanche (bocconcini di vitello con champignon trifolati,
12,80 €) e jambonneau fumé (stinco di maiale affumicato,
13,80 €). Birra anche tra i dessert: il sorbetto alla Kriek
è affogato nell’omonima “rossa” alle ciliegie. Notevoli le birre
made in Belgium con cui cenare (la lista segnala la
più appropriata per ogni piatto): 5 alla spina e 19 in bottiglia.
Prezzo: 30/35 €. Chiuso lunedì
e sempre a pranzo
BRASILE
Il Lapa di via Goldoni.
- LAPA
Via Carlo Goldoni 3, tel. 02-79.97.63 e 345-80.90.959
Da fine luglio 2014 in una traversa di viale
Piave, a Porta Venezia, 3 sale su 2 piani, col verde come colore
dominante e un po’ di blu e oro. Alla guida di questo ristorante
che ha il nome del quartiere bohémien a sud di Rio
de Janeiro c’è Massimo Bala, titolare di altri locali della
movida, con la ballerina di samba Jady Moraes e l’esperta
d’arte e vini Martina Citterio. Non è la solita churrascaria
con carne allo spiedo e assaggini: la chef Patricia Calixto
dos Santos realizza piatti tipici di pesce e carne di diverse
zone (Bahia, San Paolo e Belo Horizonte), ma anche specialità
vegetariane con verdure importate dal Brasile. In menu: frango
passarinho (bocconcini di pollo fritto con vinaigrette
di verdura fresca a dadini), bobó de camarão con arroz xadres
(gamberi in crema di manioca con riso), picanha acebolada
(manzo alla griglia o tagliato a striscioline e poi saltato
in padella, con anelli di cipolla dorata), moqueca de peixe
baiana (stufato di pesce misto con pomodori, peperoni e
coriandolo) e lombo de porco com tutu mineiro, verdura,
arroz e abacaxi (lonza di maiale al forno con ripieno di
verdura, riso, fagioli e ananas alla griglia). Per dolce: mousse
di maracuja fresca con foglioline di menta. Prezzo: 30/35 €.
Chiuso lunedì e sabato e domenica a pranzo
- OFICINA
DO SABOR
Via Agnesi 17, tel. 02-58.30.49.65
La proprietaria, Natalia Costa,
è un’ex cuoca del Porcao che nel ’99 è riuscita ad
aprire a Porta Romana questo locale con 80 coperti, allegro
e variopinto. Specialità: churrasco (con antipasti
brasiliani a buffet, rodizo di carni allo spiedo servite
con contorni di feijoada, riso bianco, cipolla in pastella,
polenta fritta, farofa e ananas alla griglia, 36 €)
picanha fatiada (codone di manzo alla griglia servito
“al taglio”, 30 €), camarao à paulista (gamberi fritti
flambati con rum, 25 €), moqueca royale (aragosta o
astice, salmone e gamberi, in salsa di cocco e con riso bianco,
32 €) e feijoada completa (fagioli neri con carne affumicata
e contorno di riso bianco, farofa, banana fritta e
arancia, 25 €). C’è anche a 15 € un menu per bambini fino a
12 anni. Nel bar al piano di sotto cocktail tropicali e non
(7 €). Ogni sabato show brasileiro. Prezzo:
35/45 €. Chiuso lunedì e sempre a pranzo
CINA
Il Ba asian mood di via Ravizza
(da agrodolce.it).
- BA
ASIAN MOOD
Via Ravizza 10, tel. 02-46.93.206
In zona Wagner. Arredamento ultramoderno con
i muri a mattoncini, luci soffuse e 4 imponenti lampadari rossi.
I proprietari Marco e Giulia Liu
presentano una raffinata elaborazione della cucina cantonese:
zuppa al granchio e asparagi, spaghetti al the verde con salmone
e bottarga di muggine, ravioli vegetariani o al nero di seppia
con ripieno di branzino. E poi trofie casarecce di riso con
tartare di gamberi, spadellata di cipolle rosse e lardo, riso
in foglia di loto. L’anatra alla pechinese c’è
solo su ordinazione. In alternativa: dadolata di filetto
di manzo con erba cipollina e zenzero (16,50 €), pollo al curry
e cocco o al limone, vitello allo zenzero e porro croccante.
Tra i pesci: gamberi impanati e spolverati di pepe nero
di Sichuan, branzino al vapore, rombo in crosta. Per
finire: mango thailandese con crema di riso e i dolci di Knam
presentati in teca direttamente a tavola. Prezzo: 35/40
€. Chiuso lunedì
- BLUEGINGER
Viale Carlo Troya 22, tel. 02-47.71.86.03
Aperto in zona Tortona dalla patronne
Elena Shang nel 2008, ha un design luminoso
e moderno, con toni sul rosa-lilla, ideato dai fratelli Alessandro
e Francesco Mendini con Emanuela
Morra. La cucina è asian contemporary food
e quindi in lista c’è sushi accanto a piatti
vietnamiti e cinesi, quasi sempre ingentiliti da profumi tailandesi,
soprattutto dalla frutta, la vera passione/ossessione dello
chef Cheng Kang. Che crea geniali mise
en place con materie prime freschissime: insalata di mare
col mango verde, zuppa di mare delicata (con gamberi, branzino,
kiwi, arancia, papaia, melone bianco, pitaya e olio di arachidi),
cappesante con dadolata di mango fresco, frittura di mare al
profumo di rosa, pollo con noci e mango, insalata di astice
con frutta esotica. E poi: nem (involtino viet), rombo
o branzino saltati con funghi e verdure orientali, pollo alla
thai, anatra stufata e misto di manzo e calamari. Cucina aperta
sino alle 23.30. Prezzo: 25/35 €. Chiuso domenica
- BON
WEI
Via Castelvetro 16/18, tel. 02-34.13.08
In zona corso Sempione, diretto con classe
dalla titolare Wang Pei, originaria dello Zhejiang.
Ha 70 coperti, un mini giardino zen, pietre naturali alle pareti,
pannelli laccati di rosso e in terra legno d’acacia birmana
vecchia di mille anni: non a caso il nome deriva dal francese
bon (buono) e dal cinese wei (gusto). In menu
101 specialità cantonesi, ma non solo, tra cui: zuppa di abalone
(un mollusco), gamberi piccanti alla kong pao, rombo
croccante, rane saltate con cipolla, anatra (sempre disponibile,
anche per una sola persona) servita laccata alla pechinese,
saltata piccante o “bicolore”. Ogni lunedì (su prenotazione
entro la domenica) c’è un menu degustazione a 50 € con piatti
della grande tradizione di Guangdong e Canton selezionati dallo
chef Guoqing Zhang con: the long
jing, zuppa di noodles e won ton di gamberi,
raviolo jiaozi, polpette di capesante e gamberi, riso
bianco con carne di maiale, piccione croccante al forno con
aromi al sale e pepe del Sichuan, costine di maiale al vapore
con salsa di soia nera e peperoncino, verdura cinese di stagione
saltata, feng zhua (zampe di gallina piccanti), pollo
stufato nel brodo servito freddo in salsa di zenzero e cipollotti,
dan ta (tartelletta di sfoglia dolce con crema all’uovo).
Per tutti i clienti gratis le prime 2 ore nel garage di via
Castelvetro 24. Prezzo 50/55 €. Chiuso
lunedì a pranzo
- COLLINA
D’ORO
Via Rubens 24, tel. 02-40.43.148
Il Collina d’oro di
Via Rubens.
Fusion di seconda generazione in zona
De Angeli, verso piazzale Brescia: creato nel 1982 da Ting
“Massimo” Shang che subentrò ai genitori, è stato da
poco ristrutturato (con l’aggiunta di un piano) dall’architetto
Alessandro Mendini. Ora è un locale moderno
dai colori vivaci e le linee semplici dove si mangia bene e
a un buon prezzo. Specialità cinesi rivisitate in chiave contemporanea,
ma anche piatti giap (sushi e tempura) e thai,
con incursioni creative che strizzano l’occhio persino al Vietnam.
In lista: insalata di mango verde e gamberi, anatra stufata,
pollo in crosta di mandorle, polpette fritte di gamberi con
salsa di senape e miele, branzino in agrodolce e la specialità
della casa, l’ura lobster maki, un roll di
riso, astice stufato, avocado e gamberi crudi. Prezzo:
30/35 €. Chiuso lunedì
- MI
– CUCINA DI CONFINE
Viale Cassiodoro 5 angolo via Senofonte, tel. 02-48.51.37.45 e
392-15.10.471
In fondo a via Vincenzo Monti, con enormi lampadari-gabbia
in ferro e mobili di recupero. È uno dei ristoranti cinesi di
nuova generazione, dove i sapori della tradizione vengono riproposti
con tecniche di cottura e ingredienti contemporanei. Stratega
e creativo della cucina fusion è “Marco” Loi.
Tra i suoi piatti: involtini di salmone al mango, frittura piccante
di okra (un vegetale anticalorico di origine malese),
orata al vapore in foglia di loto. Nel menu senza glutine: cubo
MI con tonno scottato, carpaccio di capasanta, rombo imperiale
con asparagi freschi, pollo all’ananas e insalata di alghe wakame.
A pranzo business menu da 13 € (2 piatti, caffè e acqua).
Prezzo: 30/35 €. Chiuso lunedì
- MONG
KOK
Via Padova 3, tel. 02-26.13.224
Dietro piazzale Loreto. È una trattoria alla
mano, frequentata da orientali. L’interno è bianco, senza fronzoli,
e ha tavoli bassi e sedie di legno con un cesto di plastica
dove sistemare borse e cappotti. Qui si fa cucina tipica del
Sichuan, una manna per chi ama i piatti piccanti come le scodelle
di fuoco, piccoli wok portatili per stomaci forti
e lingue d’amianto. Fra le tante proposte: spaghetti in brodo
con anatra arrosto, ravioli di gamberi alla griglia, puntine
croccanti di maiale in agrodolce, stufato di branzino piccante,
puré di tofu saltato con uova o pancetta, melanzane ripiene
di carne, calamari ai profumi piccanti, manzo al cartoccio con
coriandolo e sesamo. (Altri indirizzi: via Felice Casati 7,
tel. 02-87.28.05.96 e via Lomazzo 16, tel. 338-80.96.184). Prezzo:15/25
€. Sempre aperto
- OREN
Viale Berengario 1, tel. 02-48.13.901
All’angolo con piazza Amendola. La sala, elegante
e con cucina a vista, è il regno di Alessandro,
tratti somatici orientali ma parlata milanesissima (è il pronipote
di Giovanni, creatore di uno dei primi ristoranti asiatici di
Milano nel 1957). Cucina raffinata e creativa. Tra le specialità:
gnocchi di riso con verdure saltate, zuppa agrodolce, ravioli
alla griglia, gamberi al curry e cocco, pollo saltato con verdure
miste, vitello in salsa piccante. Prezzo: 25/35
€. Chiuso lunedì a pranzo
COREA
Specialità koreane all’Hana
di via Lecco.
- HANA
KOREAN
Via Lecco 15, tel. 02-36.51.35.97 e 389-57.58.034
Dietro viale Tunisia, realizzato negli anni
’70 dall’architetto Achille Castiglioni. Lo
ha rilevato pochi mesi fa l’ex giornalista Myunghun
Giulio Kim, che nel menu ha
“addolcito” spezie e aglio, così esplosivi nella tradizione
culinaria coreana. In lista: jeyuk bokkum (pancetta
con salsa piccante), kimchi (cavolo napa fermentato
per diversi anni in acqua salata, zenzero, aglio e tantissimo
peperoncino), zuppa grande piccante (con würstel, maiale, kimchi
e tofu, cucinata al tavolo), bibimbab (ciotola in pietra
calda con zuppa di riso con 6 verdure, funghi, carne di manzo
e alghe, guarniti da un uovo crudo), bulgoghi (fettine
di manzo marinate nelle verdure e cotte alla piastra). Al piano
di sotto c’è una sala da 30 coperti con buffet coreano a 28
€, prenotabile per feste private. La cucina chiude alle 22.30.
Si può scegliere dalla carta o tra 15 menu degustazione, alcuni
vegetariani (da 19 €). Prezzo: 25/35 €. Chiuso
domenica a pranzo e lunedì
ERITREA
Il Warsà di via Melzo.
- WARSÀ
Via Melzo 16, tel. 02 -20.16.73
A Porta Venezia. Bel locale con mattoni vivi,
tavolinetti bassi e musica africana in sottofondo, dove si è
accolti da un profumo di spezie e cannella. In menu un piatto
unico, lo zighinì (con verdure e cous cous),
proposto in 3 versioni: vegetariana (17 €) con manzo e pollo
(17 €) o con pesce (22 €), e preceduto come antipasto dal sambusa
(panzerotto ripieno di carne speziata). Ogni piatto
è servito con ingera, pane sottile a base
di tre farine: al Warsà viene fatto al momento e usato,
come in Eritrea, al posto delle posate. Prezzo:
20/25 €. Chiuso mercoledì
FRANCIA
La Creperie d’Auriane di
via Correggio (da themilanbulletin.com)
- CRÊPERIE
D’AURIANE
Via Correggio 50, tel. 02-49.50.13.15
Una crêperie parigina semplice ma chic, con
30 coperti dietro piazza De Angeli. Aperta nel 2012
dalla francese Auriane alla fine degli
studi alla Bocconi. In menu: 15 crêpes dolci
bretoni, come la belle Hélène (con pera, panna montata
e cioccolato fondente) o la suzette (riduzione di arancia
e limone con Grand Marnier) e 10 versioni salate, le galettes
di farina di grano saraceno. Tutte si gustano bevendo sidro
di mele artigianale (12 €). Menu da 8-a 16 €. In lista anche
piatti più elaborati come il petto d’anatra stagionato e affumicato,
con ventrigli confit, pomodori, erba cipollina e insalata;
formaggio di capra arrostito, miele e insalata; zuppa di cipolla
gratinata o di pesce con crostini, emmental e salsa rouille
(maionese allo zafferano). Oppure quiche lorraine,
croque monsieur, coscia d’anatra confit con
patate à la salardaise, fagottini di uova barzotte,
6 lumache selvatiche di Borgogna gratinate al forno, tartare
di filetto di manzo al coltello, foie gras mi cuit con
salsa cipolla e scalogno, pane alle noci e uvetta e insalatona
con uovo barzotto, asparagi croccanti, olive, acciughe, pomodorini,
prosciutto crudo e formaggio bleu d’Auvergne. Prezzo:
20/25 €. Chiuso domenica a cena e lunedì
GERMANIA
Il Kaputziner Platz di via Montenero
(da Nadine’s
Diaries)
- KAPUZINER
PLATZ
Viale Montenero 34 angolo viale Lazio, tel. 02-54.10.12.70
Un pezzo di Baviera a Milano, da visitare con
un gruppo di amici, dove i camerieri hanno gilet e calzoncini
di pelle e le cameriere gonnelline a fiori. Progettato dall’architetta
di Monaco Heidi Inselkammer, si estende su
200 metri quadrati suddivisi nelle tre sale dei Cuori (dove
si cena), della Musica e della Caccia, più una saletta che ricorda
una cucina rurale tedesca e un cortiletto interno. La scelta
dei piatti spazia dagli spätzle (gnocchetti irregolari
a base di farina di grano tenero, uova e birra serviti con panna
e speck) ai canederli (grossi gnocchi con un impasto
di pane raffermo, insaporiti con formaggio e burro fuso), dai
bretzel (pane dal colore ambrato a forma di nodo) allo
stinco di maiale, dal goulash di manzo con mele e prugne
(10,20 €) al misto di salsicce di Norimberga (con patate al
forno e crauti al ginepro) e alla spadellata di manzo con mele
alla birra (8,80 €). Tra i dolci: strudel e tiramisù alla birra.
C’è un locale gemello sui Navigli (via Ascanio Sforza angolo
via Lagrange, tel. 02-58.10.40.00). Dalle 19 alle 2 di notte.
Prezzo: 20/25 €. Sempre aperti
GIAPPONE
Il sushi restaurant Hana, di via
Paolo Giovio.
- BASARA
MILANO VIA TORTONA
Via Tortona 12, tel. 02-83.24.10.25
Sushi-pasticceria con arredi minimalisti firmati
dal designer Andrea Langhi, dove il celebre
cuoco Hirohiko Shimizu, già all’Armani
Nobu, si supera a ogni piatto, spesso inventato al momento.
Il locale è nato nel 2011 dal suo incontro con l’attuale socio,
il milanese Danilo Migliarese, ex cliente ai
tempi in cui cucinava al Mizu di corso Sempione. Tra
le specialità: tataki di salmone al tartufo e maki
roll di tempura di gamberi, avocado, astice gratinato
e salsa teriyaki. Dalle 19 alle 21 (solo su prenotazione)
nippo-aperitivo: 1 drink più 2 nighiri misti (salmone
e branzino), 3 hosomaki, 2 uramaki (salmone
e avocado) e 1 edamame, tutto a 12 €. Dopo l’apertura
a fine novembre 2014 di un Basara in corso Italia 6,
il menu di entrambi i locali è stato arricchito con novità
di pasticceria nipponica come tiramisù al the verde
e sesamo nero, mousse all’umeshu (liquore di prugne
verdi) e daifuku con marmellata di fagioli azuki.
Anche take away e consegne a domicilio con ordinazioni
al sito www.basaramilano.it
o telefonando allo 02-72.02.01.41. Sempre aperto da colazione
a cena (sabato dalle 18). Prezzo: 25/40 €. Chiuso
domenica
- FUKUROU
Via Trivulzio 16, tel. 02-40.07.33.83
Preparazione di hosomaki al Fukurou
di Via Trivulzio (da survivemilano.it)
Aperto nel febbraio 2014 dove c’era l’Asahi
(tra viale Bezzi e piazzale Gambara, proprio davanti alla Baggina)
dall’ex campione nipponico di superbike Noriyuki Haga
con la moglie Yurie. In cucina hanno voluto
Yoshikazu Ninomiya, per anni chef del blasonato
Osaka di corso Garibaldi e oggi autore di ottimi piatti
come tako wasa (polipo marinato nel
wasabi), shiokara (calamari fermentati), hiyashi
chiuka (ramen freddo con pesto di sesamo e bergamotto)
e gli spiedini di capesante grigliate con salsa teriyaki.
A pranzo, a prezzi molto più accessibili (sui 15 €, the compreso),
c’è lo yubako, una scatola laccata
con dentro assaggi di sushi, riso al vapore e oshinko,
ovvero verdurine in salamoia. Si mangia in sala, al bancone
o in comodi séparé. C’è la birra giapponese Kirin anche alla
spina. Prezzo: 30/35 €. Chiuso lunedì
- HANA
Via Paolo Giovio 3, tel. 02-48.19.72.13
All’angolo con corso Vercelli 37. Pavimenti
in legno, comode poltroncine in pelle color écru e alle pareti
sagome di ciliegi. Per i pasti più veloci c’è un banco sushi
in onice con 5 posti. Sushi e sashimi al top,
ma anche tanti piatti di cucina fusion: hitokuci
al peperoncino (involtini di tonno Sicilia con avocado
e salsa di pomodoro al galapeño messicano), hamamatsu
(filetto di branzino rosolato con salsa teriaki, servito
con pastella croccante), ami yaki
(scottata di tonno con dadini di avocado e salsa di polvere
di tonno), ebi martini (gamberi saltati con Martini
dry e papaya), shabu-shabu (verdure
e carpaccio di manzo cotti nel brodo scaldato nella pentola
al centro del tavolo). Prezzo: 30/35 €. Chiuso domenica
e lunedì a pranzo
- IYO
Via Piero della Francesca 74 angolo via Biondi, tel. 02-45.47.68.98

In zona Sempione. È il primo ristorante giapponese
a cui la Guida Michelin, nel 2015, ha assegnato una
stella. Nato nel 2006 sotto la guida di Claudio Liu,
è divenuto in pochi anni sinonimo di qualità: i piatti del maestro
(nell’arte del taglio del pesce) Haruo Ichikawa,
classe 1954, e dello chef Lorenzo Lavezzari
superano le mode del momento, proponendo fusion col
repertorio mediterraneo. Tra le creazioni della loro cucina
a vista: millefoglie di ricciola (con mango thai, emulsione
al mandarino e pepe di Sichuan), temaki (coni di pasta
croccante farciti con tartare di scampi, cetriolo, datterini,
tonno e avocado), gunkan (salmone con uovo di quaglia
e tartufo), toro foie gras (ventresca di tonno con
foie gras d’oca, gelatina di lampone e sale maldon),
tayo (millefoglie al cucchiaio con gambero argentino
scottato, gambero rosso di Mazara, maionese allo yuzu,
calamaro e foglie di pomodorino piccadilly in salsa di miso)
più le 5 sfumature dell’Iyo, piatto ovale con 5 mini
porzioni aromatizzate di frutti di mare, gambero, ricciola,
salmone e anguilla con ventresca. Ottimi i dolci, da abbinare
alle creazioni del bar, come il rum bianco con la salvia o i
cioccolatini bianchi ripieni di gelatina al mojito.
Prezzo: 45/60 €. Chiuso lunedì
- JAPAN
BISTRO
Via Marco Polo 5, tel. 02-36.64.21.81

A Porta Nuova, dietro il Pirellone, dall’aprile 2013. Più Japan
che Bistro, con pesce crudo di qualità. Il menu è composto quasi
esclusivamente da sushi, con sfiziosi uramaki
e un ottimo tris di tartare. Bello il banco di cucina
a vista al centro sala, dove seguire passo-dopo passo la preparazione
dei piatti. In sottofondo musica tech house stile Ibiza.
Prezzo: 25/35 €. Chiuso sabato a pranzo e domenica
- MAIDÒ
Via Savona 15, tel. 02-39.43.40.27
Piccola bottega di 40 metri quadri aperta nell’aprile
2014, con cucina e mattoni a vista, tanto legno e pochissimi
coperti: un grande tavolo per 6 persone in mezzo alla sala e
le mensole addossate alle pareti. Qui si mangia il vero nippo
street food: star del locale è l’okonomiyaki
(7,50/9 €), una frittellona coloratissima tipica di Osaka a
base di fettine di foglie di cavolo, farina e uova, cotta in
modo laborioso su una piastra (teppan) e condita con
tanti ingredienti (pancetta di maiale, gamberi, spinaci e formaggio
e kimuchi piccante). Nella lingua del Sol Levante okonomi
significa “come piace a te”, e yaki “alla griglia”.
Altre specialità: edamame (fagiolini
di soia con sale marino), goma wakame
(insalata di alghe ai semi di sesamo), zuppa di miso,
onighiri (una polpetta triangolare di riso ripiena)
e yakisoba o yakiudon
(due tipi di spaghettoni saltati alla piastra). Tra i dolci
gli yukimi daifuku (mochi
con cuore di gelato). Prezzo: 20/25 €. Chiuso domenica
- MiTo
Via Cagnola 6, tel. 02-33.10.49.10
All’Arco della Pace, con 6 piccoli tavolini
(22 coperti) e atmosfera romantica: il posto ideale per una
prima uscita da sogno. MiTo (sta per Milano-Tokio)
è la creatura della coreana Lee Heejung, rimasta
in Italia dopo gli studi, e del giapponese Katsurashima
Masakazu, sushi-man dal 1990. Il conto non è a buon
mercato ma merita perché qui il sushi è una delizia,
così come il sashimi piccante e gli uramaki che
si sciolgono in bocca. Per finire in dolcezza: crème brulé
ai fagioli rossi con un drink sake sour. Prezzo: 35/45
€. Chiuso lunedì e sempre a pranzo
- MIYAMA
Via Caldera 1, tel. 02-23.16.38.55
Il Miyama di Via Caldera.
Locale su 2 piani un po’ fuori mano (all’angolo
con via Novara), ma raffinato e in estate perfetto per una cena
intima sotto le stelle nel giardino zen con cascatelle. I proprietari
Daniele e Cristina Zhang propongono
una cucina con tocchi di fantasia. Oltre ai classici sushi
(misto 15-20 €) e sashimi (misto 16 €), tanti piatti
insoliti: miyama uramaki con manzo scottato, avocado
e zenzero (10 €), futomaki all’astice (18 €) o con
asparagi e gamberi (15 €), tempura di granchio morbido
(16 €) o di calamaretti con funghi shitashi (15 €),
tartara di tonno in salsa ponzu (15 €), involtino di
branzino con gamberi in salsa (16 €), mazzancolle al sake
(13 €), tofu ai porcini (9 €), pollo con salsa miso,
cocco e spinaci (12 €). Tra i dolci: mousse di soia rossa e
cioccolato fondente (6 €). Prezzo: 35/40 €. Chiuso
domenica a pranzo
- NOZOMI
Via Pietro Calvi 2, tel. 02-76.02.31.97
Nell’autunno 2014 ha traslocato di poche centinaia
di metri, trasferendosi all’angolo con piazza Risorgimento,
dove ha quintuplicato il numero dei coperti (tre quarti dei
clienti sono giapponesi). La vecchia sede di viale Piave 5 ospita
invece il Nozomi Bento, dedicato al take away e chiuso il lunedì.
Al nuovo Nozomi sushi o sashimi non sono neppure in lista, qui
servono solo squisitezze della tradizione come sukiyaki (carne
di manzo di prima qualità con verdure miste, funghi shiitake,
tofu e alla fine udon cucinati in brodo, minimo per 2 persone,
30 € a testa), melanzana spalmata con miso di sesamo alla griglia
(8 €), renkon nikuzume (radice di loto con ripieno di carne,
6 €) e soprattutto tre specialità di ramen (brodo saporito):
shoyu (leggero, a base di soia e servito con carne di maiale,
uova, spinaci e cipollotti, 11 €), miso (denso, a base di pesto
di soia, con carne di maiale, uova, germogli di soia, mais e
cipollotti, 12 €) e miso yasai (denso, a base di pesto di soia,
con verdure miste saltate, 12 €). In più: karasumi daikon (bottarga
tostata e rapa bianca, 8 €), carpaccio di ricciola (15 €), gyoza
(5 ravioli di carne e verdure, 6 €), tempura mista di pesce
(20 €), fungo shiitake con ripieno di carne (7 €), udon saltati
con pancetta di maiale e verdure (12 €) kushiage set (6 spiedini
misti impanati, 18 €) e gelato di the verde (6 €). Prezzo: 25/30
€. Chiuso lunedì e giovedì a pranzo
- POPOROYA
SUSHI BAR
Via Bartolomeo Eustachi 17, tel. 02-29.40.67.97
A Porta Venezia dal 1977 (ma ristrutturato
nel 2013), è stato il primo negozio di alimentari giapponese
e sushi bar aperto a Milano. Il proprietario
Hirazawa Minoru, detto Shiro,
classe 1946, è un vero maestro della cucina nipponica, diplomato
alla prestigiosa scuola di cucina Tsuji di Osaka, (tiene anche
corsi di sushi per i bambini del quartiere). Poporoya
significa “negozio del popolo”: il posto è piccolo (una ventina
di coperti), non si può prenotare e appena si finisce di mangiare
bisogna sloggiare, in compenso il pesce è di altissima qualità:
c’è chi assicura che il sushi di Shiro sia quasi un’esperienza
mistica. Da provare anche il suo chirashi (fette di
pesce crudo adagiate su una ciotola di riso) e i nabeyaki
udon (spaghettoni in brodo con verdure e gamberone,
serviti in un coccio). Purtroppo la cucina resta aperta solo
fino alle 21.30. Prezzo: 25/30 €. Chiuso lunedì
a pranzo domenica
- YUZU
Via Lazzaro Papi 2, tel. 02-87.08.71.52
In una traversa di corso Lodi c’è questa bomboniera
con 16 posti (più 3 al bancone) che porta il nome di un agrume
aromatico dell’isola di Shikoku, tra il mandarino e il pompelmo.
A comandare in cucina, come succede di rado nei locali del Sol
Levante, è una donna: Yoko Matsuda, per anni
sous chef del mitico Nobu a Milano. In lista specialità
classiche rivisitate con creatività, ma gli habitués
sono soliti far decidere a Yoko cosa portare in tavola e lei
li fa felici con piatti fuori dal menu e fuori dal comune. Tra
le specialità: aburi (involtini di tonno o salmone
ripieni di tartare di pesce con capesante e salsa yuzu),
manzo teriyaki con fois gras, insalata di
alghe e polpettine fritte con polipo, salmon tartar roll
con salsa di rucola, kanzashi stick con granchio
reale e tartufo. Si spende tanto, ma ne vale la pena. È meglio
prenotare sia a colazione che a cena. Prezzo: 35/50 €. Chiuso
sabato a pranzo e domenica
Lo Zero Contemporary Food di Corso
Magenta (da architonic.com)
- ZERO
CONTEMPORARY FOOD
Corso Magenta 87, tel. 02-45.47.47.33
Ambiente di grande lusso con 50 coperti in
due sale con marmi, ebano, ambra e acciaio dove dal 2006 Hide
Shinohara, ex Armani Nobu, sfiletta elaborati
e raffinati sashimi, maki e roll
al bancone da 18 posti del sushi bar nel retro
mentre in cucina lo chef Wicky Pryan seduce
con proposte creative come branzino al vapore di saké,
merluzzo nero, sushi scottato col cannello da pasticcere,
orata al vapore di champagne e manzo della pregiatissima razza
wagyu. Ma si può anche cenare fusion, con
tonno allo zenzero o ai fichi, orata al gorgonzola, filetto
di angus irlandese e persino gamberetti con tartufo
bianco. Diversi menu degustazione a partire da 60 €. Prezzo:
70/90 € (per l’early dinner,
dalle 18.30 alle 20.30, sconto del 20%). Chiuso
domenica e sempre a pranzo
GRECIA
- AKROPOLIS
Via Guglielmo Pepe 38, tel. 02-60.63.40
Separata dai binari della ferrovia da un’alta
siepe, da gennaio 2014 c’è all’Isola questa taverna genuinamente
greca con due sobrie sale da 50 coperti (più 20 in una bella
veranda, chiusa e riscaldata in inverno). In lista, oltre alla
classica insalata greca (feta, pomodori, peperoni, cipolla e
cetrioli), il cuoco Georgios Pitsios propone
anche polpo alla griglia, calamari ripieni con feta e melanzana,
tzatziki (salsa allo yogurt, aglio, cetrioli e aneto),
moussakà (sformato di melanzane, formaggio, carne e
besciamella), saganaki special (feta impanata,
miele e sesamo), formaggio fritto con insalata di cetrioli e
pomodori, souzoukakia (polpette di manzo, patate, cipolle,
pomodori, pita e tzatziki), souvlaki
(carne e verdura grigliate su uno spiedino) e polpette di zucchine
o ceci. Garage convenzionato in via Ugo Bassi
6. Prezzo: 25/30 €. Chiuso lunedì e domenica a pranzo
- MYKONOS
Via Tofane 5, tel. 02-26.10.209
Il Mykonos di via Tofane.
Sempre aperto a cena, con in sottofondo musica
sirtaki, pareti bianche, sedie impagliate, mobili rustici e
finestre azzurre che da 30 anni affacciano sul naviglio Martesana.
Imperdibili la tiropita (triangolone di sfoglia calda
ripiena di feta, ricotta, cipolle e porri) e il gyros
(come il kebab turco, ma con carne di maiale). E poi:
fakès (zuppa di lenticchie con feta e olive), Mykonos
(misto di spiedini e salsiccia alla piastra
con tzatziki e patate al forno), moussaka,
souvlaki di maiale, agnello o pollo, peperoni ripieni
di feta piccante, insalata di melanzane, ndolmàdakia
(involtini di foglie di vite con carne di manzo trita e riso),
feta e pomodori al cartoccio. Dolci: yogurt greco con miele
e noci, ciliegie selvatiche sciroppate, mele cotogne o fichi
caramellati. Vini della casa sfusi, serviti nei tipici bricchi
colorati di metallo. Prezzo: 30/35 €. Chiuso a pranzo
martedì, sabato e domenica
INDIA
Lo Shiva di Viale Gian Galeazzo.
- SARLA
Via Stampa 7, tel. 02-89.09.55.38
Aperto nel 2003 dietro piazza Vetra da Shekhar
Reikhi (Sarla in indiano significa “virtuosa semplicità”
ed è il nome di sua madre) con la compagna Marinella
Stracchi. Ha una sala grande e due piccole
laterali, con arredi mai kitsch. Di sapore orientale
anche le opere alle pareti, che però sono del milanese Davide
Grazioli. Le specialità sono quelle speziate dell’India
del Nord, secondo la tradizione ayurvedica. Antipasti: verdure
in pastella di farina di ceci, involtini di pollo e spezie,
ricotta indiana, gamberi e verdure in farina di lenticchie.
Per i piatti principali la cucina a vista è il regno di due
chef: uno si occupa del forno tandoori (fabbricato
in Uzbekistan, tocca i 600 gradi ed esalta pesce spada, mazzancolle,
pollo e agnello, ma anche formaggi e semplici verdure), l’altro
realizza piatti a base di curry e salse varie, il piccantissimo
pollo vandaloo, il delicato agnello con anacardi, i
gnocchi di formaggio fresco. In lista molte proposte vegetariane
più 90 vini italiani, 7 indiani e 5 birre indiane. Ogni 15 giorni,
al venerdì sera, spettacoli di danza e musica etnica. Prezzo:
30/40 €. Chiuso a pranzo sabato e domenica
- SHIVA
Viale Gian Galeazzo 7, tel. 02-8940 4746 e 338-87.37.349
A un tiro di schioppo dalla Darsena, ha in
menu ricette tradizionali mughlai e tandoori
ed è uno dei più vecchi locali indiani a Milano, nato nel ’96
per iniziativa di Amrit Kumar,
originario del Punjab, regione al confine col Pakistan. Qui
tutto è scenografico, dal soppalco con balaustra in tek intarsiato
sopra il bancone del bar (per occuparne uno dei pochi tavoli
è meglio prenotare per tempo) alle pareti delle due sale, decorate
con affreschi ispirati al Kamasutra. Anche
al Shiva dominano le pietanze prima marinate e speziate
e poi cotte nel forno tandoori (branzino, gamberoni,
pollo, agnello) e quelle cucinate col curry (pesce, pollo, agnello,
maiale, verdure) e poi servite con riso basmati e salse
varie (avocado, yogurt e menta), piccanti o in agrodolce. In
lista anche 14 piatti vegetariani, tra cui lenticchie nere con
spezie e formaggio magro fatto in casa con peperoni, cipolle
e salsa di mango in agrodolce. Lunedì, martedì e mercoledì sera
c’è un menu degustazione (18 €) riservato agli studenti. Prezzo:
20/25 €. Chiuso lunedì
- TARA
Via Domenico Cirillo 16, tel. 02-34.51.635
A due passi dal cuore della movida
dell’Arco della Pace c’è questa oasi dall’atmosfera quasi mistica,
con statue di divinità indiane, che ha un occhio di riguardo
per vegetariani e intolleranti al glutine. Nella tradizione
buddhista Tara (“stella”) è la dea della giustizia, fonte della
vita e consorte di Shiva. Per la scelta dei piatti chiedete
suggerimenti al boss Ashwinder Singh,
per tutti Ash, che sarà felice di guidarvi
nella scelta tra naan al formaggio, pollo al curry
e la novità samosa chaats (fagottino di verdure
guarnito con ceci, salsa al tamarindo e croccantini di farina
di lenticchie), un piatto street food di Mumbay.
Da provare i tandoori a base di pollo, agnello, pesce
o crostacei, prima marinati con spezie, aceto e yogurt, poi
cotti su spiedi nel forno d’argilla a forma di campana rovesciata.
E le specialità al curry abbinate a salse delicate
o piccanti. C’è un menu di carne a 20 € e uno di pesce a 24
€ (coperto e bevande esclusi). Prezzo: 20/30 €. Chiuso
lunedì a pranzo
LIBANO
Specialità libanesi al Dawali
di Via Corrado II.
- DAWALI
Via Corrado II il Salico 10, tel. 02-84.89.56.68
Dal marzo 2007 dietro via Ripamonti. Con una
sala senza fronzoli etnici e, d’estate, anche qualche tavolo
fuori, in un tratto di strada protetto dal traffico. Propone
cucina libanese, la più raffinata del Medio Oriente, con tanta
verdura, carne di pollo, manzo e agnello, frutta secca e condimenti
a base di succo di limone e spezie. La cucina è il regno del
cuoco Walid El Mbaid
(proprietario con la cognata Angela, italiana,
che si occupa della sala) al cui fianco c’è dal 2014 l’esperto
chef Issa Sarkis. In lista
gli sfiziosi piattini del mezzeh: 9 antipasti freddi
(come la salsa tajin, con sesamo, cipolla, coriandolo
e limone; il muthabbal, puré di melanzane e salsa di
sesamo o il chanklish, formaggio, verdure miste e timo)
e 12 caldi (come l’harra, con patate, coriandolo e
peperoncino; i falafel, polpettine di fave, ceci e
cumino, o l’hommus bi lahmi, puré
di ceci, salsa di sesamo, carne e pinoli). Tra i 15 secondi
piatti: kibbi naii (carne trita cruda, grano sminuzzato
e cipolla), makanek (salamini di manzo con spezie e
vino) e tawouk (spiedini di pollo marinati). Per dolce:
budino di riso. Ogni due settimane, nel weekend, musica e danze
del ventre. Prezzo: 25/30 €. Chiuso sabato a pranzo
e domenica
MALI
- BALAFON
Via Teodosio 6, tel. 02-23.60.155
Una serata dal sapore etnico a Lambrate, in
un ristorantino su 2 piani e con 50 coperti, ottimo per una
cena di coppia o due chiacchiere tra pochi amici. Aperto 26
anni fa, è l’ideale per gustare le specialità del continente
nero e farselo raccontare dalla dolce padrona di casa Aoua
Traorè, originaria del Mali. La cucina propone specialità
del suo Paese più ricette di Senegal, Guinea, Eritrea e Congo.
Antipasti: polpette di fagioli con l’occhio, samosa
(triangoli di pasta fillo con gamberi, sedano, paprika e carote),
frittelle di fagiolini al rosmarino. La specialità della casa
è il piatto unico, da comporre a piacimento con base di riso
profumato o di cous cous con salse tipiche (arachidi,
zighinì piccante e foglia di manioca) a cui aggiungere
pollo, pesce persico africano o manzo (come lo yassa
con cipolle), il tutto servito con una ratatouille
di verdure in umido. Dolci: cioccolato e zenzero o crème
caramel al cocco. Per digerire, un cocktail della casa
con zenzero misto ad ananas, menta e un filo di rum. In tavola
vini sudafricani e anche birre aromatizzate con mango, palma,
zenzero o banana. La cucina chiude alle 23, ma la serata va
avanti fino alle 2. Prezzo: 25/30 €. Chiuso lunedì
e sempre a pranzo
MAROCCO
Il Riad Yacout di Via Cadore.
- EL
JADIDA
via Carlo Bazzi 47, tel. 02-89.54.68.60
Locale con atmosfera da Mille e una Notte
aperto 15 anni fa dietro viale Tibaldi. Ovunque mobili arrivati
da Marrakesh, tappeti e stoffe berbere; il privé assomiglia
a una tenda nel deserto. Rilassatevi chiedendo un narghilè
al tavolo (20 €, ai gusti vaniglia, uva, limone, fragola melone,
caffè, mela, mango, liquerizia e menta). In cucina delizie del
Maghreb rivisitate: 5 tipi di cous cous, agnello
con prugne e mandorle, pollo con olive e limone. E poi: zucchine
ripiene di kefta (vitello macinato insaporito con spezie),
zaaluk (melanzane con pomodori, olive e spezie), harira
(zuppa di ceci, lenticchie e verdure fresche) e warak
inab (foglie di vite ripiene). Ogni martedì cena-degustazione
a 28 € (minimo 2 persone) e ogni giovedì a 35 € (ma col narghilè
incluso). Giovedì, venerdì e sabato danza del ventre. Aperto
fino alle 2 di notte (nel week-end fino alle 3). Prezzo: 30/40
€. Sempre aperto
- RIAD
YACOUT
Via Cadore 23, tel. 02-54.62.230
Vicino alla Palazzina Liberty, per un fascinoso
viaggio tra sapori, suoni e profumi della tradizione magrebina
nella perfetta e un po’ disneyana riproduzione di un riad marocchino
su 3 livelli voluta nel 2004 dal salentino Antonio
Mascara e arredata con pezzi unici da lui fatti
venire dal Marocco. Al centro del piano terra una parete d’acqua
termina sotto una lastra di vetro su cui si esibiscono ogni
sera suonatori e danzatrici del ventre. In lista antipasti marocchini,
zuppa harira di ceci, agnello e lenticchie con datteri
e lime, 7 diverse versioni di cous cous (minimo
per 2 persone), 6 tipi di tajine (piatto berbero in
umido, con carne, pesce o verdure), insalatona Agadir e mechoui
d’agnello al forno con burro salato smen. Dal lunedì
al venerdì cocktail con piatto degustazione a 10 € (dalle 18.30
alle 22; sabato fino alle 21). Valet parking
e area privè con cigar room. La cucina chiude
all’1 di notte, il locale alle 2.30. Prezzo: 50/60 €. Sempre
aperto a cena
MESSICO
Dal Gànas di Corso Como.
- GÀNAS
Corso Como 2, tel. 02-65.90.444
Locale su 2 piani, firmato dall’architetto
giapponese Anri A. Azuma, che s’ispira per
forme e colori al simbolismo della terra dei Maya. D’estate
si mangia anche all’aperto, nell’isola pedonale. In spagnolo
gànas significa “voglie” e qui di sfizi uno se ne può
togliere tanti, specie di natura culinaria. Non è l’abituale
tex-mex, ma stimola un viaggio nella cucina messicana
tradizionale e contemporanea. Oltre ai soliti chili
con carne, fajitas, burritos, quesadillas,
enchiladas e tacos (tutto a 18 €), il
menu propone: ceviche de Acapulco (cocktail
di tonno marinato, con lime, pomodoro, avocado, chile
jalapeños, olive e coriandolo, 14 €), ensalada
de nopalitos (per vegetariani, con striscioline
di pale di cactus, pomodori, avocado, cipollotto e coriandolo,
14 €), patata al cartoccio con aragosta, bacon e salsa delicata
(16 €) e zuppa piccante di fagioli neri, con pancetta ed erbe
aromatiche (10 €). Fra le portate principali: steak a la
mexicana (una T-bone incisa e marinata con
agrumi e spezie, grigliata e poi servita con papitas
al perejil, salsa bbq e chimmichurri,
35 €) e atun de los deseos (filetto di tonno
rosso marinato in succo di lime, miele e aromi, 28 €). Vasta
la scelta delle salse (3/5 €), piccanti e non. Prezzo: 35/45
€. Chiuso sabato e domenica a pranzo
- TIJUANA
CAFÉ
Via Massarani 5, tel. 02-53.47.42
Su 2 livelli in una traversa di corso Lodi:
al piano terra c’è il cocktail bar, di sotto un suggestivo ristorante
tex-mex da 70 coperti, con cactus dipinti, sombreri
e iguane giganti. Dalla cucina (porzioni non enormi, ma di qualità):
burritos (fagottini di farina ripieni di pollo, peperoni
e formaggio), fajitas di carne marinate con cipolle
e peperoni e servite in una padella di ghisa, guacamole
(crema di avocado con aromi al coriandolo e lime), nachos
(snack di mais con formaggio fuso e peperoncino jalapeños),
chili di carne, insalate, arrosti, 6 tipi
di burger, camarones borracho (gamberoni in padella
con salsa di tequila e lime), paella mexicana (riso,
pollo, gamberi e salsiccia), tierra y mar (arrosto
di gamberi, manzo a cubetti, zucchine, pomodorini e funghi con
riso). Al bancone cocktails da favola preparati dal
titolare Max. Aperto dalle 18 alle 2 di notte.
Prezzo: 25/35 €. Chiuso lunedì
PERÙ
- AMOR
Y PASION
Alzaia Naviglio Pavese 52, tel. 02-89-42.13.20 e 320-71.38.291
Aperto nel 2012 da due amici in arrivo da Lima,
Luis Huallianca e Angel Murriel,
ha tre quarti dei clienti sudamericani a cui propone cucina
peruviana classica. Per iniziare: chanfainita (zuppa
di manzo o agnello con patate), tamal (torta di mais
ripiena di carne) e baccalà all’aglio. Piatti principali: lomo
saltado (carne di maiale spadellata con cipolle e salsa
speziata, servita con patate fritte e riso), ceviche de
trucha (trota cruda marinata con lime e coriandolo), carapulcra
(spezzatino di patate secche con maiale, pollo, peperoncino,
semi di girasole e aglio), frijoles con seco a la nortena
(fagioli con carne d’agnello fatta riposare per una notte con
birra, aceto e cumino e poi rosolata con peperoncino giallo
e rosso, cipolla e coriandolo). Per finire: bizcocho,
torta di noci ricoperta di dulce de leche.
Ogni domenica brunch con buffet criollo. Dopo
le 22 musica dal vivo. Aperto fino alle 3. Prezzo: 25/30 €.
Chiuso lunedì e a pranzo da martedì a venerdì
RUSSIA
Il Podkova di Via della Chiesa
Rossa
- PODKOVA
Via della Chiesa Rossa 25, tel. 02-89.51.57.76 e 333-39.41.920
In zona Famagosta: 2 piani con eleganti sale
rossa e verde. Il locale (in russo podkova significa
“ferro di cavallo”, un portafortuna) è stato aperto nel 2003
da Larysa Blyznyuk. In cucina suo fratello
Igor con la moglie Alexandra.
Dalla lista: aringa con verdure (8 €), salmone e storione marinati
(18 €), insalata russa (8 €), crêpes calde con caviale
rosso (15 €), tartina con caviale nero osetra (dal
gusto morbido e aroma di nocciola, 18 €), 30 g di caviale nero
con burro, patate al cartoccio, pane tostato e crêpes
(70/90 €), ravioli siberiani pelmini ripieni di carne
(10 €), ravioli vareniki con patate, ricotta o funghi
(8/10 €), borsch (zuppa di carne, patate e barbabietola
condita con smetana, cioè panna acida, 10 €) e, in
omaggio al Bel Paese, spaghetti con caviale rosso o nero (20/40
€), E poi: filetto di manzo alla Bismarck
(con un uovo al tegamino, 22 €), alla Woronoff (con
salsa, cognac e funghi, 22 €) o alla Stroganoff
(tagliato a pezzetini e cucinato con salsa a base di senape,
panna acida e vodka, 20 €), anatra al forno con prugne e mele
(15 €), salmone al miele e senape (16 €), torta amarene
ubriache (5 €). Aperto dalle 19 alle 2 di notte (la cucina
fino all’1). Area fumatori. Menu per bambini e vegetariani.
Prezzo: 35/40 €. Chiuso lunedì
- VERANDA
Via Bezzecca 6, tel. 02-39.98.03.78 e 347-12.27.614
Dal 2013 in una parallela di corso XXII Marzo.
Pietanze russe, ma anche d’ispirazione ucraina e moldava, in
una sala con 30 coperti. I piatti (ben spiegati dal proprietario,
lo chef Nichita Vitalie) cambiano
spesso. Nell’ultima lista: salanca imperiale (zuppa
di storione), borsch con panna acida, ravioli siberiani
carne e cipolla, tortellini ucraini con patate e funghi porcini,
shuba (pasticcio di aringa), blinis (grandi
crêpes salate farcite con caviale rosso o salmone),
pirojki (fagottini di pasta lievitata e farciti di
carne, funghi, formaggio e pesce). Tra i secondi: spiedini shashlik,
plav (carne di maiale e verdure), dolma (involtini
di foglie di vite con riso e carne), cotoletta alla Kiev, polpette
di pollo con verdure stufate. Birre russe e ucraine, ma spesso
si cena con la vodka. Prezzo: 25/30 €. Chiuso lunedì
SPAGNA
Il Llevataps di Via Ariberto (da
thechicfish.com)
- ALBUFERA
Via Lecco 15, Tel. 02-36.68.69.93
Con mattoni a vista e poltroncine in pelle,
dietro viale Tunisia. Qui il menu rivisita dei classici come
i piattini delle tapas (2,50/8 €), ma la paella
segue la classica ricetta popolare appresa dallo chef brasiliano
Mateus Coelho a Valencia, dove conobbe l’attuale
moglie, l’italiana Alice con cui ha aperto
nel 2013 questo delizioso locale (Albufera è una laguna vicino
a Valencia, oggi riserva naturale). La paella, per
minimo 2 persone, c’è in 4 versioni: valenciana (con
riso, pollo, coniglio, lumache e verdura di stagione, 16 €,
solo su prenotazione), de mariscos (con frutti di mare,
19 €), de bogavantes (con astice, 29 €, solo su prenotazione)
e de carabineros (con pregiati gamberi rossi del Sud
della Spagna, 35 €). All’Albufera c’è anche la fideuà,
specialità valenziana di pasta (una specie di fedelini) con
frutti di mare e nero di seppia (17 €), baccalà, zucchine e
cipolla (17 €) o vegetariana (14 €). E poi: filetto con foie
gras e mirtilli (12 €), 50/100 g di prosciutto patanegra
(13/24 €) e petto d’anatra con platano grigliato (10 €). Dolci:
crema catalana (4,50 €) e torta di riso con gelato al torrone
di Alicante (6,50 €). Un litro di sangria rossa 15
€ e di sangria bianca 18 €. Menu giro tapas per 2 persone
a 42/54 €. Prezzo: 25/35 €. Chiuso lunedì e sempre
a pranzo tranne domenica
- BA-BA
REEBA
Via Corridoni 1, tel. 02-76.02.26.84 e 348-44.06.455
Vicino al Tribunale, ha il nome di un locale
di tapas a Barcellona. Dal 2007 titolare è l’ex chef
senegalese Laye, con alle spalle anni di gavetta.
Ogni settimana fa arrivare dalla Spagna le materie prime: jamón
ibérico de bellota, il classico patanegra, acciughe
de l’Escala, baccalà catalano, pesce bonito del
Norte, olive e spezie andaluse. E i formaggi: dalla Galizia
il burroso tetilla, dalla Mancia lo stagionato manchego
e dalle Asturie il piccante cabrales. In menu 5 tipi
di paella: vegetariana (17 €), valenciana
(con riso, pollo, salsiccia chistorra, puntine di maiale,
piselli, peperoni, fagiolini, cozze, vongole, calamari, gamberoni,
aglio, cipolla e zafferano, 21 €), pescado y marisco
(solo pesce e frutti di mare, 20 €), arroz negro (come
la precedente ma con in più piselli, peperoni e nero di seppia,
22 €) e imperial (astice, cozze, vongole, spada, calamari,
gamberi, gamberoni e verdure; minimo 2 persone e solo su prenotazione,
25 € a testa). Anche qui c’è la fideuà (coi vermicelli
come pasta, 20/22 €) e tante tapas (vegetariane a 3/8
€; di terra o mare a 4,5/8 €), più jamón ibérico (18
€), crudité di tonno, salmone e avocado (17 €), filetto
di manzo con patanegra cotto nel vino rosso (20 €).
Caraffa piccola di sangria a 15 €. Prezzo: 30/40 €.
Chiuso sabato a pranzo e domenica
- LA
PULPERIA
Via Piero della Francesca 75, tel. 02-87.38.65.84 e 342-04.94.728
(Mono)locale bianco e azzurro (come i colori
della bandiera della Galizia che domina una parete) aperto nel
2009 a un passo da piazza Firenze da Mauro,
rimasto folgorato anni prima sulla Via di Santiago de Compostela,
capoluogo galiziano. Qui non si viene per la paella
(16 €), che non è nulla di eccezionale, ma per un gustoso polpo,
cucinato alla griglia con pomodorini e peperoni (12 €) o alla
gallega (con paprika spagnola dolce, sale e olio crudo,
14 €). E anche per il calamaro ripieno con riso venere (14 €),
i ciuffi di moscardini fritti (9 €) o le tapas (tutte
a 6 €: con peperoncini verdi alla griglia, bacalao
mantecato su un letto di polenta bianca, torta salata di spinaci
e uova di quaglia, alici e fasolari marinati, seppie al nero
con polenta, crostino con lardo patanegra e cozze alla
gallega). Tra i dolci: torta di Santiago con mandorle e
cannella (5 €). Una caraffa di sangria a 16 €. Cucina
aperta dalle 19.30 all’1 di notte. Prezzo:
25/35 €. Chiuso sempre a pranzo
- LLEVATAPS
Via Ariberto 31 angolo via Olona, tel. 02-58.10.11.05
A pochi metri dal metrò verde Sant’Agostino,
nuova location con pareti in pietra e arredo rustico
per un ristorante spagnolo attivo a Milano dal ’95. La cucina
è ora aperta fino a mezzanotte e mezzo: nella lista tante nuove
tapas, come le buñuelos de bacalao (frittelle
di baccalà servite con composta di fichi d’india, 8 €) o le
acciughe del mar Cantabrico (13 €), affiancano ricette ormai
cult come secreto Iberico (pregiato taglio di maiale
arrosto con escalivada di melanzane grigliate, 19 €),
bacalao confitado (baccalà confit cotto per
6 ore a bassa temperatura, con purè di patate all’aroma di patanegra,
22 €) e paella de pescado (servita in padella, con
riso bomba qualità calasparra, seppie, calamari,
gamberi, gamberetti, scampi e cozze, 18,50 €). Tra i dolci:
crema catalana classica o con lo zenzero (6 €). Un litro di
sangria a 15 €. Prezzo: 30/35 €. Chiuso
domenica e sabato a pranzo
SRI LANKA
- SERENDIB
Via Pontida 2, tel.02-65.92.139
In zona Moscova dal 1993, 4 sale collegate,
con 110 coperti. Si può prenotare un menu degustazione all
you can eat a 23 € più 2 di coperto, bevande escluse (20
€ per gli under 19, con un bicchiere di birra o vino)
oppure scegliere dalla lista. Tra i piatti classici cingalesi:
raita (verdura fresca con yoghurt, menta e aromi, 5
€), zuppa Serendib (con spezie, 6 €), uruannasi
(maiale con ananas in salsa agrodolce al pepe, 11 €), kukulhodhi
(pollo stufato con erbe e curry, 10 €), alams
(manzo con curcuma e curry, 12 €), isso (gamberi cotti
in latte di cocco speziato, 12 €), muhuden (orata agli
aromi con riso basmati, 12 €), alahodhi (patate
stufate in salsa di senape e aromatizzate con spezie, 5 €).
Tra i dolci: budino di tapioca (5 €). Prezzo: 25/30 €. Chiuso
sabato a pranzo e domenica
SVEZIA
La Bjork Brasserie di Via Panfilo
Castaldi 20 (da cosedicasa.com)
- BJÖRK
– SWEDISH BRASSERIE
Via Panfilo Castaldi 20, tel. 02-49.45.74.24
Inaugurata il 7 novembre 2014 dietro i Bastioni
di Porta Venezia, ha pochi posti a sedere, un banco gastronomia
con prelibatezze gourmand da asporto ed è la
seconda brasserie scandinava in Italia dopo quella sorta nel
2012 a Quart, alle porte di Aosta, grazie sempre all’incontro
creativo tra Giuliana Rosset, proprietaria
del brand Napapjiri, e l’architetto milanese Nicola
Quadri, estimatore dello stile nordico. In cucina lo
chef italiano Julien Chiudiunelli e i suoi
due colleghi svedesi Mattias Sjöblom e
Rebecca Varjomaa propongono: jordärtskockssoppa
(crema di topinambur con porcini), zuppa bianca di pesce del
Nord, gravad lax (salmone marinato all’aneto), aringhe
marinate, affumicate o fritte, baccalà al beurre noisette
e una quiche di formaggio västerbotten con
caviale di coregone. Tra le carni: agnello, polpette svedesi,
tartare di manzo al rafano e selvaggina (alce compresa)
allo zenzero e rabarbaro con lampone artico. In lista piatti
vegetariani a base di sedano e cavolo rapa al forno con puré
di cavolfiore. Molti cenano con birre artigianali svedesi e
i più audaci con snaps aromatizzati con assenzio, sambuco,
semi di aneto o frutti di bosco. Prezzo 30/35 €. Chiuso
lunedì a pranzo e domenica
THAILANDIA
L’Artest di Corso Garibaldi.
- ARTEST
Corso Garibaldi 117 angolo via Marsala, tel. 02-36.70.47.70 e
349.3730360
La passione di Lidia e suo
marito Giovanni per i viaggi nel Sud-Est asiatico
li ha spinti ad aprire nel 2012 questo thai snack bar
collegato al loro negozio di gioielli. È un salottino arredato
anni ’50 con tappeto persiano, specchiera dorata, angolo biblioteca
e sedie in legno di un vecchio cinema appoggiate a una parete.
D’estate qualche tavolo sul marciapiede. In lista piatti classici,
ben cucinati e mai unti: involtini di salmone (11 €), spiedini
di pollo (9 €), manzo allo zenzero (10 €), maiale con erba limoncella
(10 €), zuppa di gamberi (11 €), insalata di papaya verde e
pollo (12 €) e l’immancabile pad
thai misto (gambero, pollo e verdure, 13 €).
Tante ricette vegetariane e vegane e, tra i dolci, crema
di riso con mango (5 €). Dalle 12 alle 16 e dalle 18 a mezzanotte.
Prezzo: 20/30 €. Chiuso domenica e lunedì
VENEZUELA
L’Arepa’z di Viale
Cassala.
- AREPA’Z
Viale Cassala 9 angolo via Sala 18, tel. 02-36.73.67.03
Insolito locale venezuelano aperto in zona
Navigli nel 2013, con pareti grigie e verdi e un monumentale
cavallo giallo di plastica davanti al bancone. L’arepa
risale all’epoca precolombiana ed è una pagnotta circolare di
farina di mais bianco, acqua e sale cotta sulla piastra. Una
specie di piadina degli indios, qui proposta in 38 varianti,
tutte a 6 €: 19 con ingredienti tipici: reina pepiada
(insalata di pollo, maionese, crema, fette di avocado, spezie),
carne mechada (sfilacci di manzo, cumino, pomodoro,
peperone) o pabellón (carne mechada più fagioli
neri stufati, formaggio bianco e platano fritto): E le altre
19 rivisitate all’italiana: special (con pancetta,
scamorza affumicata e paté di olive nere) o Bismarck
(prosciutto cotto, uovo e olio al tartufo). A fine anno c’era
anche l’hallaca, specialità natalizia venezuelana:
un fagottino di farina di mais ripiena di carne di vitello,
pollo, maiale, uvetta, olive, peperoni, porri, capperi e cipolla,
prima stufati per ore nel vino e poi chiusi con dei cordini
dentro una foglia di banano fatta bollire per mezz’ora. Grande
scelta di birre sudamericane. Venerdì e sabato aperto fino alle
2 di notte. Prezzo: 6/12 €. Chiuso lunedì
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