Il Deep Massage nasce negli anni '40
ad opera di Therese Pfrimmer, una
fisioterapista canadese che lo sperimenta
su di sè, per recuperare le proprie gambe
da una paralisi.
Le radici però pare si trovino nella medicina
etnica indo-americana e orientale.
Il merito di Therese Pfrimmer è quello
di averlo elaborato e diffuso, al punto
da renderlo patrimonio comune di quasi
tutti i bodyworker di scuola americana.
Da pochi anni questa tecnica di massaggio,
e non solo di massaggio, è giunta anche
in Italia.
Perchè provarlo
Può aiutarvi, in assenza di patologie,
a curare problemi come mal di schiena,
contrazioni da stress, errate posture
o movimenti, dolori muscolari o articolari.
Inoltre è molto indicato in tutte le situazioni
di stress psicofisico e per tutti i problemi
del tessuto: dalle cicatrici alle aderenze,
dalla ritenzione idrica alla cellulite.
Questa tecnica è molto efficace perchè
va a stimolare il muscolo più in profondità,
raggiungendo zone ricche di recettori
nervosi. La reazione del sistema nervoso
al trattamento sarà un rilassamento muscolare,
una liberazione dallo stress ed il riequilibrio
dell'area trattata o delle aree coinvolte
per via riflessa.
Potrete inoltre godere di una serie di
notevoli vantaggi indiretti, quali
miglioramento della qualità del sonno,
della pressione, della circolazione sanguigna
e linfatica, di problemi legati agli stati
d'ansia come le emicranie, di problemi
viscerali e di molte sindromi legate al
Sistema Nervoso Vegetativo.
Una seduta di deep massage
Il nome "massaggio profondo" è
una dizione impropria, infatti per arrivare
in profondità non basta il massaggio inteso
tradizionalmente.
Se partecipate ad una seduta di questo
tipo noterete che si caratterizza per
un uso particolare delle mani (si utilizzano
molto i polpastrelli, soprattutto il medio,
ma anche le nocche) e dei gomiti. Molto
particolare è poi la posizione del body
worker, che non manipola mai il tessuto
con la forza, ma bilancia il peso del
proprio corpo per entrare più in profondità
nel tessuto. Non proverete tuttavia una
sensazione di peso, ma piuttosto un passaggio
di energia ed una sensazione di fluidità.
Il body worker lavorerà su tutta la lunghezza
del muscolo, seguendone anatomicamente
il percorso, coinvolgendo anche tendini
e legamenti, e sciogliendo i cosiddetti
trigger points (o punti di tensione dolorosa)
e restituendo elasticità e funzionalità.
Durante la seduta vi verrà richiesto inoltre
di essere attivi, vengono infatti
utilizzate tecniche di mobilizzazione
(joint relase), movimento, educazione
alla percezione, al respiro e al rilassamento.
Vi verranno insegnati particolari esercizi
di stretching.
Una particolarità infatti di questo
"massaggio" è che la
combinazione di una fase "passiva"
con una "attiva" consente il
mantenimento nel tempo dei vantaggi ottenuti.
Sentirete progressivamente la tensione
sparire e la zona diventare più "libera"
, più mobile e più leggera.
Immediatamente dopo subentrerà una sensazione
di rilassamento, così profonda, da guidarvi
spesso per mano verso il sonno liberatore.
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