Come uccidere un grafico in 10 mosse
Un’amica ci ha appena girato questo pezzo di rara
ilarità, ma di tristissima realtà!
Leggete con calma e meditate, sia che siate grafici,
sia che siate clienti di uno studio grafico. Anche se è un
po' datato, è sempre valido, ahimè...
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VOLETE FARE IMPAZZIRE I GRAFICI?
1 – Microsoft Office
Quando dovete inviare al vostro grafico un documento, assicuratevi
che sia fatto con una qualsiasi delle applicazioni di Microsoft
Office. Versione Windows, se possibile.
Se dovete consegnare immagini, avrete più successo nel farli
impazzire se, invece di semplicemente inviare un file JPG, incorporate
l’immagine dentro ad un documento Microsoft Office, tipo Word
o Powerpoint. Meglio ancora se dopo una serie di Copia e Incolla
tra diversi documenti Office.
Non dimenticate di abbassare la risoluzione delle vostre immagini
a 72 dpi, di modo che vi debbano ricontattare per chiederne
una versione in alta risoluzione. Non mancate di obiettare alla
loro richiesta di un file più grande, con la frase “Ma a
video lo vedo benissimo“.Quando gli manderete la versione
“a più alta risoluzione”, assicuratevi che le dimensioni siano
almeno al 50% di quelle effettivamente necessarie.
2 – E-mail
Se state usando l’e-mail, per inviare le immagini, scordate
di allegarle almeno una volta ogni tanto, attendendo la risposta
del grafico, prima di reinviarle.
E se il grafico insiste perchè gli mandiate l’immagine allamassima
risoluzione che avete, abbiate cura di prendere
l’intera cartella di immagini RAW e, senza comprimerle
con programmi perditempo tipo WinZIP o WinRAR, allegatele ad
una mail. Al massimo su due, ma allegando sempre la stessa serie
di immagini della prima e-mail.
3 – Font
Quando il grafico vi propone un font qualsiasi, come carattere
principale, chiedete l’Helvetica. Se il grafico sceglie l’Helvetica,
chiedete di usare l’Arial. Se sceglie l’Arial, chiedete
il Comic Sans. Se sceglie il Comic Sans, è già a metà
strada verso la pazzia, quindi il vostro lavoro è già ben avviato.
4 – Sfruttiamo gli spazi
I grafici tendono a lasciare spazi bianchi, inutilizzati, ovunque.
Margini enormi, ampi spazi tra le lettere e tra le parole …
Vi diranno che lo fanno per aumentare la leggibilità, e che
così il tutto avrà un look professionale e pulito.
Non credete a queste bugie. La vera ragione per cui lo fanno
è per rendere il documento più grande, con più pagine, in modo
che vi costi di più al momento di stamparlo. Perchè lo fanno?
Perchè vi odiano, è chiaro.
Assicuratevi quindi di richiedere espressamente di metteremargini
minimi ed il testo molto piccolo. Suggerisco anche
di chiedere l’uso di molti tipi di font diversi.
Richiedete espressamente che si usino delle clipart a corredo
del testo. Chiedete molte figure (se non sapete come inviargliele,
riferitevi al punto #1). Cercheranno di protestare e difenderanno
le loro scelte ma non preoccupatevi, alla fine il cliente ha
sempre ragione e accontenteranno tutte le vostre richieste.
5 – Logo
Quando dovete inviare un logo al grafico, per un particolare
progetto, assicuratevi di mandarne uno molto molto piccolo e
possibilmente in GIF o in JPG (per come inviarlo fate riferimento
ai punti #1 e #2).
Adesso potreste pensare che sia abbastanza ma se veramente
volete minacciare la sua stabilità mentale, fate del vostro
meglio per inviare il logo applicato sopra uno sfondo
che lo renda difficile da ritagliare. Sfondi bianchi
o neri sono da evitare, in quanto rapidi da eliminare in Photoshop.
Appena il grafico avrà finito di lavorare con quel logo in bitmap,ditegli
che vi serve più grande.
Il tocco di classe, utilizzato dai campioni in questo sport,
è quello di consegnare al grafico un oggetto con già stampato
il vostro logo, non il file. E possibilmente un oggetto in cui
il logo sia il più piccolo possibile e riprodotto
su superfici curve (penne o tazze) oppure con una finitura
che renda difficile la semplice scansione (fazzoletti di carta,
biglietti da visita su carta goffrata, mousepad, o addirittura
da un fax di scarsa qualità che vi sarete inviato appositamente).
Se avete bisogno di un logo creato appositamente per voi, buttate
giù uno schizzo su un fazzoletto di carta. O, ancora meglio,
fatelo fare al vostro nipote di 9 anni. Fare lo schizzo non
deve prendervi più di 5 minuti: non dovete certo fare qualcosa
di dettagliato o facile da capire perchè meno il grafico capisce
cosa volete, più facilmente potrete chiedergli cambiamenti dopo
che ci avrà lavorato su un bel po’.
Non accettate mai il primo logo. Non accettate mai nemmeno
il nono logo, se è per questo. Fategli fare quante più modifiche
potete: colori, font e clipart. Chiedetegli di inserire una
foto nel logo. Bordi in rilevo. Sfumature. Comic Sans. e quando
sarà alla decima proposta, ditegli che la vostra preferita è
la seconda che vi ha mostrato. Lo so, è dura, ma ricordate che
i grafici sono la causa principale del cancro al seno nelle
donne di mezza età.
6 – Scelta delle parole
Quando gli descriverete ciò che volete in un progetto,assicuratevi
di usare termini che non significhino niente. Termini
tipo “rendilo più frizzante” o “potresti farlo
più sbrilluccicoso?“. “Vorrei un design più figo”
o “Preferirei della bella grafica, una grafica che, sai,
quando la guardi dici: Wow! Questa si che è bella!.” sono
altre opzioni.
Non sentitevi carogne, siete nel giusto. É un vostro preciso
dovere, in quanto nelle notti di luna piena, i grafici, si trasmutano
in lupi mannari.
Quando dovete scrivere i testi da inserire nella brochure, nel
catalogo o nel sito, iniziate con brio, davanti a lui, e prendetevi
tutto il tempo che volete. Starvi a guardare, con le mani in
mano, mentre potrebbe intanto lavorare ad altri progetti, è
un bel colpo basso. A metà del testo arenatevi, fingete di non
sapere come proseguire e dopo vari tentativi, durante i quali
doveteignorare assolutamente qualunque suggerimento,
anche buono, possa darvi il grafico stesso, concludete con un
“Dai, questi testi li puoi completare anche tu, poi magari,
li modifichiamo“.
7 – Scelta delle immagini
Durante la fase di scelta delle immagini da usare nel design
che il grafico vi sta preparando, siate quanto più generici
possibile. Chiedete delle “belle foto, che attirino il cliente”
oppure “delle illustrazioni a tema“.
Se il grafico vi propone di acquistare delle foto da siti professionali,
oppure di assumere un fotografo professionista per eseguire
degli scatti ad hoc, storcete il naso, sta cercando di spillarvi
più soldi. Resistete e chiedete che si scarichi le foto
da Internet. Anche vostro nipote sa che su internet
si trovano tutte le foto che servono, senza dover pagare un
euro.
Se verrà da voi con una cartella di immagini tra cui scegliere,
fate in modo che il set di foto che sceglierete siano il più
possibile diverse tra loro, come stile, come colori, come significato.
Oppure, se il grafico è così stolto da sottoporvi una miriade
di immagini tra cui scegliere, sceglietele il più possibile
simili tra loro: stessa inquadratura, stessa angolazione, stesso
soggetto.
Il tocco di classe dei campioni sta nello scegliere varie foto,
ma di richiederne il ritocco per adattarli meglio al vostro
gusto personale: “Bella questa foto di questa modella, ma
la vorrei bionda anzichè mora“, oppure “Voglio la foto
di questo tipo qui, proprio in questo modo, ma invece della
cravatta a righe, al vorrei a pois“. Il colpo di grazia
sta nell’aggiungere “… tanto è facile, lo fai col
computer…“.
Dopo questo bagno di sangue, dopo aver scelto le immagini,
con il grafico sudato e stremato davanti a voi, ma con un mezzo
sorriso perchè vi ha strappato una decisione, chiedete pacificamente:
“Ma se usassimo delle clipart?“.
8 – Colori
Il miglior modo per scegliere voi i colori (perchè assolutamente
non dovete lasciar scegliere i colori ai grafici) è quelli di
scrivere i nomi di vari colori su piccoli pezzi di carta, metterli
in un cappello ed estrarli a sorte.
I grafici vi suggeriranno di mantenervi su 2 o 3 colori principali,
ma no, sceglietene pure quanti ne volete, ed
assicuratevi, invece, di fare l’estrazione dei colori dal cappello,
di fronte al grafico. Mentre lo fate, cantate una canzoncina
odiosa.
9 – Scadenze
Quando è il momento di approvare il progetto, prendete il vostro
tempo. Non c’è fretta. Prendetevi due giorni. Prendetevene sei.
Giusto il necessario perchè la scadenza del progetto si avvicini,
e quando siete pronti e ormai mancano poche ore alla scadenza,
passate al grafico tutte le correzioni e cambiamenti che il
grafico ha il tempo di fare. Assicuratevi che debba
lavorare anche di notte, pur di consegnare in tempo.
Dopotutto i grafici sono i veri responsabili degli attacchi
dell’11 settembre.
Se riuscite, e solo i campioni riescono, fate loro notare che
i testi che alla fine hanno scritto loro per voi (vedi punto
#6) sono del tutto inadatti.
10 – Finitelo
Dopo che avrà subito la lista punto per punto, è umanamente
possibile (anche se c’è chi discute sul fatto che siano umani
oppure no) che la vostra vittima si senta un pelo insicura.
Come realizzerà che non può riuscire a soddisfare i vostri bisogni,
il grafico probabilmente abbandonerà ogni speranza di spuntarla
su un qualunque argomento e farà semplicemente tutto quello
che gli chiederete di fare, senza domande. Lo volete fucsia?
Che fucsia sia. Sei tipi di font diversi? Sicuro!
A questo punto penserete di aver vinto, ma non perdete di vista
l’obbiettivo di tutto questo: deve ritirarsi dal business.
Quindi, pronti per il colpo finale: Quando siete li a prendere
la decisione finale sui colori, le forme, i font, ecc, ditegli
che siete deluso dalla sua mancanza di iniziativa. Ditegli che,
dopotutto, è lui il grafico e che è lui che doveva metterci
la sua esperienza e talento, non certo voi. Che vi eravate aspettati
maggiori consigli e proposte sul design, da parte sua.
Ditegli di averne abbastanza della sua mancanza di creatività
e che quel poco di suo che ci ha messo, voi lo potete
rifare con Publisher da soli, e che non intendete pagargli
quel poco che ha fatto finora.
A questo punto è fatta. Dovreste avere il grafico tutto bello
impacchettato nella sua bella camicia di forza!
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